Storione Russo

Lo Storione Russo 


In Italia la pesca dell'Attilo è oggi assolutamente occasionale per la rarità della specie. In mare è talora catturato con reti a strascico. Nei fiumi era pescato con tramagli a maglia molto larga e robusta, con il "giornello", costituito da un sistema di due reti ruotanti posti dove la corrente è più forte, con la cannara e con le bilance destinate alle cheppie. Lo storione Attilo era pescato anche con un sistema di palamiti non innescati disposti in modo che il pesce andasse ad impigliarvisi. La pesca sportiva è esercitata con canne e mulinelli robustissimi, da lancio pesante, con esche costituite da mazzette di lombrichi di terra o da pesce morto. Lo storione Attilo era già attivamente predato in epoca romana, per esempio, Gaio Plinio Secondo detto il Vecchio scriveva (Naturalis Historia, vol. 9, cap. 17, pag. 44) che "attilus in Pado, inertia, pinguescens ad mille alíquando libras; catenato captus hamo nec nisi boum iugis extractus ": l'Attilo del Po, per l'inerzia, ingrassa fino a raggiungere talvolta mille libbre; è catturato con un amo fissato a una catena e non può essere tratto fuori dall'acqua se non da coppie di buoi.



Esche adatte: Le esche per la pesca allo storione sono tranci di altro pesce (ad esempio sardina, trota, gamberetto, mazzancolla, salmone affumicato) e, curiosamente, i formaggini Tigre che pur non essendo cibo abituale ingolosiscono lo storione.


Attrezzatura consigliata: 

La pesca allo storione è una pesca a fondo fatta con una o più canne che può essere praticata nei mari, nei fiumi e nei laghi, ma per quanto riguarda la pesca sportiva soprattutto nei laghetti privati, anche perché lo storione è un pesce molto raro ed è considerata specie protetta.
Lo storione è un pesce forte e combattivo che sta prevalentemente in profondità, si può pescare con la tecnica pesca a fondo oppure pesca con galleggiante. Una volta agganciato all’amo è consigliabile dare filo e poi recuperare, portato a riva si salpa per la coda e lo si adagia su un materasso dove viene fatta la slamatura per togliere l’amo (nella pesca sportiva 
catch and release).

Per la pesca allo storione è necessario munirsi dell’attrezzatura adatta. Le canne da pesca ideali sono quelle telescopiche o quelle a tre pezzi da 4 - 4,5 metri non inferiori ai 200 gr di potenza. I mulinelli per la pesca allo storione non devono essere inferiori ai 10.000 con o senza Baitrunner, il filo deve avere un diametro che va dai 0,50 ai 0,70 mm (monofilo in nylon), gli ami dall’1/0 al 5/0, le girelle non inferiori alle 70/80 libbre e il terminale da 30 - 50 cm di lunghezza. Essendo lo storione un pesce da fondo non è necessario l’uso del galleggiante, ma si può pescare utilizzando entrambe le tecniche anche contemporaneamente se si dispone di due canne: la pesca a fondo e la pesca con galleggiante.


Reazione all'abboccata: Pesce molto combattivo e tenace. Importante operazione da effettuare prima di rimettere il pesce in acqua, risulta più complicata quando l’amo si è conficcato in profondità nella gola del pesce. In tal caso si può utilizzare uno slamatore delle dimensioni adatte a quelle dello storione catturato. Prima di procede alla slamatura è importante bagnarsi le mani per non danneggiare la sua mucosa protettiva.


Accrescimento - Lo storione Attilo è il gigante della famiglia. La lunghezza degli adulti raggiunge i 9 m e il peso arriva fino ad una tonnellata e mezzo, ma le medie sono rispettivamente di 170-270 centimetri e di 100-250 chili. L'accrescimento è molto veloce: dopo un anno gli avannotti toccano la lunghezza di 40-50 centimetri ed il peso di 250-500 grammi, a cinque anni si raggiungono lunghezze di un metro ed oltre, a dieci anni gli Attili variano tra un metro e quaranta ed un metro e settanta, fino a raggiungere a venti anni taglie comprese tra i due ed i due metri e sessanta. A causa degli intensi prelievi per scopi commerciali, il peso medio degli individui che sono catturati, non supera di regola, i 200 chilogrammi. Gli esemplari di questa specie vivono almeno sino a 75 anni (G. Bini, 1971) ma spesso arrivano ad essere centenari o, addirittura, oltrepassano il secolo (W. Ladiges e D. Vogt, 1965; E. Grimaldi, 1980). Gli esemplari segnalati in Adriatico e nei fiumi della Pianura Padano-Veneta hanno taglie molto inferiori agli esemplari del mar Caspio, certamente per motivi legati all'intensa perturbazione antropica del loro habitat.


Alimentazione e abitudini - Huso husorisale il corso dei maggiori fiumi in primavera e in estate-autunno, mentre d'inverno sverna nel tratto inferiore dei fiumi o in mare. Gli esemplari del Danubio svernano in fiume o nelle acque salmastre delle foci. I giovani del Volga e del Mar Nero trascorrono i mesi più freddi nei fiumi o alle loro foci, mentre gli esemplari più grossi, svernano nei fondali marini alla profondità di circa 80 metri. Gli esemplari vecchi e sterili, si ritirano in mare a profondità di 70-90 m e non risalgono più le acque dolci. Come tutti gli avannotti di storione anche i giovani dell'Attilo si nutrono prevalentemente di invertebrati bentonici, ma iniziano a cibarsi di piccoli pesci già a lunghezza di soli 5 cm. Raggiunta la taglia di circa dieci centimetri i giovani storioni passano ad una dieta che comprende quasi esclusivamente pesci, tra cui anche giovani di altre specie di storioni. Gli adulti dello storione Attilo si nutrono preferibilmente di molluschi, ma anche di crostacei, che catturano facilmente con la bocca protrattile, e di pesci delle famiglie Gadidae, Pleuronectidae, Gobidae, Clupeidae, Cyprinidae e Mugilidae.